giovedì 15 gennaio 2009

24 mm Canon: due zoom contro una focale fissa

Dal dicembre 2008 ho incominciato a scattare con la nuova Canon 5D mkII: i suoi 21 Mpixel mettono a dura prova le lenti in uso, ogni difetto diviene più visibile, ogni pregio esaltato. A video un'immagine di oltre 5600 pixel di lato non perdona: in particolare nitidezza e aberrazione cromatica (CA) saltano subito all'occhio. Su questi due aspetti ho voluto mettere alla prova due zoom grandangolari della serie L: il 24-70 L f/2.8 ed il 24-105 L IS f/4.0. Ho aggiunto una prime lens: il 24mm EF 2.8. Il tutto per verificare se alla minima focale gli zoom professionali Canon tengono (o superano) la qualità di un economico obiettivo a focale fissa.

Le immagini che riporto sono state realizzate con la Canon 5DmkII montata su cavalletto Manfrotto, il file RAW è stato sviluppato tramite Capture One della Phase One (con setting zero su tutte le regolazioni, compresa maschera di contrasto e noise reduction).

Specifico che il giudizio è puramente soggettivo sulla base dell'osservazione dei crops a 100% su monitor Eizo opportunamente tarato con SpiderPro3.

Lievi differenze di luminosità sono dovute alla differente esposizione fra i diversi scatti (massimo 1/3 di stop) ed alla diversa precisione del diaframma.

Le fotografie sono state eseguite ad f/4.0 , f/8.0 ed f/16 con autoscatto (per eliminare eventuali vibrazioni); per ogni diaframma sono state esaminate diverse aree dell'inquadratura (centrale, media, bordi) e riportate nell'articolo quelle più indicative.

Per comprendere dove sono collocati nell'immagine originaria i vari crops al 100% che seguiranno riporto la miniatura dell'inquadratura completa con evidenziati in rosso le tre zone: quella centrale, la laterale ed il bordo estremo per visualizzare la CA.














DIAFRAMMA F/4.0, ZONA CENTRALE

CANON L 24-105 IS F/4.0















CANON L 24-70 F/2.8















CANON EF 24mm F/2.8















Nella zona centrale appare chiara la netta superiorità della focale fissa, in particolare sembra in difficoltà il 24-70 (che costa, pesa ed ingombra circa 3 o 4 volte il suo cuginetto).



DIAFRAMMA F/4.0, ZONA LATERALE

CANON L 24-105 IS F/4.0













CANON L 24-70 F/2.8













CANON EF 24mm F/2.8













Anche nella zona laterale dell'immagine il "piccoletto" le ha suonate di santa ragione ai suoi ingombranti parenti: anche in questo caso il blasonato 24-70 non si comporta egregiamente, poco meglio fa il 24-105.


DIAFRAMMA F/8.0, ZONA CENTRALE

CANON L 24-105 IS F/4.0















CANON L 24-70 F/2.8















CANON EF 24mm F/2.8














Diaframmando la superiorità del 24mm f2.8 si fa meno evidente ma non si annulla del tutto; i due zoom sostanzialmente si equivalgono, con il 24-105 in leggero vantaggio.


DIAFRAMMA F/8.0, ZONA LATERALE

CANON L 24-105 IS F/4.0












CANON L 24-70 F/2.8












CANON EF 24mm F/2.8












Sui bordi anche a f/8.0 il 24 mm a focale fissa mantiene un discreto vantaggio sui concorrenti. Notare comunque la presenza di una certa CA che andrà aumentando con la chiusura del diaframma.


DIAFRAMMA F/16

A diaframma f/16 la resa generale scade per via dell'effetto di difrazione, ma i risultati dei tre obiettivi si avvicinano. Non si riportano i crops perchè poco utili per la valutazione complessiva.


CA: ABERRAZIONE CROMATICA

L'aberrazione cromatica (Chromatic Aberration) è un difetto ottico per cui varie lunghezze d'onda della luce visibile vengono "messe a fuoco" su piani diversi: in pratica si presenta con aloni rossi/viola e blu/gialli ai bordi di zone ad alto contrasto (es: rami d'albero controluce). In genere aumenta nelle zone periferiche dell'immagine ed è caratteristico degli obiettivi ultragrandangolari.

Per misurare la CA ho scelto il bordo estremo dello scatto effettuato a f/16, in una zona ad altissimo contrasto.

CANON L 24-105 IS F/4.0










CANON L 24-70 F/2.8








CANON EF 24mm F/2.8









Sotto questo aspetto il 24-70 è ottimamente corretto: la sua CA è limitata, sfumata, desaturata, tendente all'arancio; quella del 24mm è decisamente più forte e violacea; il 24-105 presenta la CA più evidente ed ampia anche nella zona del blu.


MISURE COMPLEMENTARI

Non ho effettuato prove specifiche su distorsione e flare; l'impressione è che il 24-70 ed il 24mm presentino una distorsione meglio corretta, il 24-105 lascia invece a desiderare. Per il flare (i fastidiosi riflessi interni all'obiettivo quando colpito frontalmente da una fonte di luce molto intensa, tipicamente il sole) il 24mm ovviamente (per il limitato numero di lenti) è in deciso vantaggio. La resa dei colori degli obiettivi della serie L risulta più brillante e calda; il 24mm riporta tonalità decisamente più fredde.


BOTTOM LINE

Il mio è un giudizio puramente soggettivo basato su pochi scatti: è comuque chiaro che per nitidezza ed uniformità di resa la lente a focale fissa è riuscita a battere i suoi blasonati cugini a focale variabile; in particolare la superiorità a f/4 è impressionante. Ovviamente l'innegabile comodità degli zoom può far preferire quest'ultimi nell'uso quotidiano, ma un 24mm alto 5cm sta comodamente in tasca e può essere tirato fuori quando si desidera privilegiare la qualità d'immagine.