giovedì 1 novembre 2007

Quale attrezzatura utilizzare per la fotografia di stock?

Puoi fare come Ron Chapple (IoFoto) o Yuri Arcurs: usare il meglio che il mercato offre. Cioè scattare con Hasselblad digitale (39 Mpx di sensore!) oppure con la Canon 1Ds mkII (ora III) ed ovviamente le migliori ottiche disponibili. Oppure puoi scegliere di risparmiare migliaia (o decine di migliaia) di euro in attrezzatura ed "accontentarti" di scattare con una compatta, quantomeno di buon livello, ancor meglio se scatta in RAW. Ricordate che la maggior parte dei microstocks accetta file di "piccole" dimensioni, quindi a partire dai 3/4 Mpx. Non dimentichiamo infatti che le foto caricate vengono vendute su vari formati: dai maxi (spesso interpolati) ai blog-file, cioè qualche centinaio di pixel di larghezza. Insomma non tutti i designer devono stampare una gigantografia fine-art, magari necessitano semplicemente di una immagine per il sito di un cliente o per un pieghevole tipografico a 100 dpi, dove 1500 pxl di lato sono più che sufficienti per un ottimo risultato. Ancora una volta la riprova che un'attrezzatura up-end non è indispensabile, certamente molto utile in diversi casi, ma comunque non fa sempre la differenza. E' ovvio che se desideri riprendere dettagli ravvicinati di una foglia oppure di un circuito elettronico è indispensabile un obiettivo macro ed un set di flash dedicato, come non è possibile abbracciare 180° gradi di panorama senza un fish-eye... Ma buona parte della fotografia di base può essere effettuata con un'attrezzatura altrettanto di base, per esempio una reflex entry level con il suo obiettivo di kit. Quello che invece non si può sostituire è la fantasia, il buon gusto, la cura nella post-produzione.